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Documentazione

Francesco Bosco [25/09/2025]

Tra una coda e l’altra

Ieri ho scritto alcune considerazioni necessarie sul volume Copiamolo!, oggi tocca invece al Quaderno n. 6, ma solo per chiarire un dettaglio specifico.

L’amico Claudio - che ringrazio pubblicamente - appena terminata la lettura del Quaderno mi segnala che il suo albo non censurato n. 1 con la dicitura “Leggete” presenta una vignetta diversa da quella da me pubblicata. Si tratta della scena in cui Tesah cavalca un cavallo, la cui coda assume diverse versioni grafiche a seconda dell’edizione. Nel suo esemplare, la coda appare in una forma che definirei “biforcuta”.

Apriti cielo. Da questa osservazione nasce un’indagine collettiva che coinvolge altri appassionati e collezionisti, al termine della quale emerge che la coda biforcuta è effettivamente la versione più comune negli albi con dicitura “Leggete”. A quel punto, però, mi sorge spontanea una domanda: da dove proviene la versione della vignetta che ho pubblicato io?

Poiché non pubblico mai materiale non verificato nei miei libri, decido di ricostruire la provenienza di quella immagine. Controllo accuratamente la posta elettronica, i messaggi delle app di messaggistica e, spingendomi oltre, perfino le vecchie conversazioni sui social (che, peraltro, non frequento più da tempo). Nessuna traccia.

Inizia allora a farsi strada un sospetto: che qualcuno mi abbia inviato un’immagine falsata, proprio come accadde molti anni fa quando ricevetti una vignetta con la parola “purtroppo” in bella grafia (come nella striscia originale), attribuita a un albo gigante non censurato, episodio che mi portò all’epoca a commettere un errore di valutazione, tanto da porre la versione Leggete con Purtroppo come prima uscita del non censurato.

Alla fine, la spiegazione si rivela molto più semplice di quanto pensassi: nel Quaderno ho semplicemente dimenticato di specificare che la vignetta pubblicata proviene proprio da quella copia del gigante con la scritta “purtroppo”, e non dal gigante in cui tale parola è assente.

A questo punto, il passo successivo è chiaro: contare e catalogare tutte le varianti della coda. Anzi, sarebbe ancora più utile censire tutte le versioni della vignetta in cui essa compare, poiché le differenze tra le varie lastre di stampa non riguardano soltanto la travagliata coda, ma anche altri dettagli grafici della scena.