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Francesco Bosco [01/07/2025]

In punta di matita e di cuore

Durante i miei pellegrinaggi nel mondo del fumetto, uno in particolare – nel 1993, in compagnia dell’amico Romano – mi condusse nelle abitazioni di alcuni maestri dell’epoca d’oro di Tex: il mitico quintetto formato da Galleppini, Ticci, Letteri, Nicolò eMuzzi. Di quel gruppo non potemmo conoscere ErioNicolò, scomparso dieci anni prima, ma incontrammo MarioUggeri, i cugini Pietro eFrancescoGamba. A eccezione di Letteri, in tutte le case ci capitò di incontrare anche le loro compagne: un’occasione preziosa per respirare, sia pur per pochi istanti, l’atmosfera domestica che sosteneva questi artisti.

Fra tutte, due figure mi sono rimaste scolpite nella memoria: AgneseGalleppini e MonicaHustler, moglie di GiovanniTicci. Di Agnese ricordo l’accoglienza calorosa e la sincera gioia di vederci: «Sono felice che siate qui, Aurelio ha bisogno di distrarsi», ci confidò, rivelandoci , senza che noi lo sapessimo, la malattia che affliggeva il nostro amato Galep. La visita, protrattasi anche l’indomani, fu per me toccante: ogni volta che la signora Agnese entrava nello studio, staccato dall’appartamento, con caffè, dolci o bibite alla mano , dispensava consigli e premure al marito con una dolcezza che commuoveva.

Della signora Monica, invece, mi colpì il sorriso, identico a quello di Giovanni: un sorriso capace di creare un’armonia familiare naturale. Quando li rincontrai, oltre venticinque anni dopo, quei sorrisi erano ancora lì, forse ancor più radiosi ora che Giovanni aveva finalmente smesso di fumare.

In quel viaggio di oltre dieci giorni attraverso l’Italia compresi che i nostri «dei» del fumetto erano completati dalle loro mogli. Anche le consorti di Muzzi, Uggeri e dei cuginiGamba - le mogli dei due cugini erano perfino sorelle - si rivelarono ospitali, spiritose e vivaci.

Non sta certo a me stabilire quanto pesi l’appoggio di una compagna nella carriera di un fumettista, ma sono convinto che sia vitale. Anch’io, pur occupandomi di fumetti in modo ben più modesto - da collezionista, articolista e scrittore - ho beneficiato enormemente del sostegno delle mie due mogli, che non mi hanno mai ostacolato, anzi mi hanno sempre spronato. Penso spesso agli amici costretti a confinare la propria passione in un «angolo della casa»: se mai mi sposassi una terza volta e lei fosse di quel tipo, non durerei molto a dirle di no. Niente angoli: gran parte della mia vita è fatta d’amore per i fumetti.

In foto, a corredo di queste righe, vedete Claudine con il suo fumettista del cuore. Non c’è certo bisogno che vi dica chi sia, vero?