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Francesco Bosco [04/04/2025]

LA MODELLA FEMMINISTA

Nel 2017, mentre cercavo notizie sulle modelle da riportare sul volume di Western all’Italiana n. 2, mi imbattei nel nome di Shere Hite, una donna che aveva alle spalle una storia interessante. Pare che la Hite avesse abbandonato la professione di modella per passare attivamente alla causa femminista, si dice per essere rimasta negativamente sorpresa dal messaggio di una pubblicità a cui lei stessa aveva partecipato. La Hite era infatti apparsa nella campagna di Olivetti Girls ma solo dopo aveva visto il claim che accompagnava le immagini: “She may be prettier than other typists, but she’s not necessarily brainier” tradotto “potrebbe essere più carina di altre dattilografe, ma non è necessariamente più intelligente” interpretato anche come "la macchina da scrivere è intelligente, lei non ha bisogno di esserlo”. Ma lasciamo a chi di dovere la questione circa la presenza di sessismo o meno nel claim della Olivetti, per quel che mi riguarda Shere Hite rimane semplicemente la straordinaria modella che posò per Robert E. McGinnis, uno dei più grandi illustratori del secolo scorso. 

Robert McGinnis ci ha lasciati proprio circa tre settimane fa, alla veneranda età di 99 anni, chiudendo un capitolo fondamentale della storia dell’illustrazione moderna. La sua carriera, lunga e prolificissima, lo ha visto cimentarsi in molteplici campi: dai manifesti cinematografici dei grandi film hollywoodiani - dai classici di James Bond ai noir degli anni ’60 e ’70 - alle copertine di paperback che hanno reso iconici romanzi gialli e d’avventura, passando per le illustrazioni per riviste e le opere pittoriche personali, sempre caratterizzate da una tecnica impeccabile e un’atmosfera carica di fascino.

McGinnis condivideva con Frank McCarthy -altro gigante dell’illustrazione, scomparso nel 2002 - non solo una profonda amicizia e collaborazione professionale, ma anche una straordinaria capacità di catturare il dinamismo e la seduzione nelle sue composizioni. Come McCarthy, McGinnis ha spesso lavorato con modelle dal forte appeal visivo, tra cui spicca appunto la Hite, una delle sue muse ricorrenti, il cui volto e la cui figura sono diventati sinonimo dello stile inconfondibile delle sue opere.

In foto Robert McGinnis e Shere Hite