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Altri fumetti

Emanuele Mosca [07/07/2016]

CINQUANT’ANNI DI MARK

Caro Comandante, lei sarà a conoscenza del fatto che le avventure di cui è protagonista si tramandano di generazione in generazione e, ancora oggi, queste storie non hanno perso nulla del loro candore originario. Potremmo definirle “cult”, per usare una denominazione spesso abusata nel cinema e in altri media, anche se io preferisco di più il termine “classiche”. Tornando a noi, festeggiare cinquant’anni di vita editoriale non rappresenta solo un successo quasi atipico nel panorama del fumetto popolare, ma diventa anche un notevole traguardo sociale. Egregio Comandate, lei deve sapere che ai tempi di Montaigne un uomo poteva dire di essere arrivato alla fine del suo ciclo vitale proprio alla soglia dei cinquant’anni. Oggi però medici e illustrissimi esperti ci dicono che l’aspettativa di vita è aumentata, quindi lei è ancora un giovincello. Non si faccia condizionare dall’età, in fondo, quella dei cinquant’anni è un periodo di transizione che porta alla maturità.

In questo momento celebrativo, dunque, colgo l’occasione per ricordare ai tanti suoi affezionati lettori che la sua prima storia è uscita in Francia nel luglio del 1966. In anticipo di tre mesi rispetto al pubblico italiano che ha iniziato a leggere le sue avventure sulla benemerita Collana Nuova Araldo. I nostri cugini parigini le hanno affibbiato il nomignolo di Capt’ain Swing e le hanno dedicato una Prima Serie di 296 numeri, dove hanno ristampato tutta la produzione Essegesse più alcune riproposizioni di vecchi numeri. Sorprendentemente in questa Prima Serie manca proprio L’Ultima Avventura, l’epica conclusione di tante battaglie che lei, Comandante, insieme a Mr. Bluff, Gufo Triste e il mitico Flok ha vinto contro gli inglesi e che si è conclusa con il suo matrimonio.

Una Seconda Serie, uscita tra l’aprile del 1993 all’agosto del 2000, ha riproposto di nuovo le sua gesta e una parte della sua lunghissima saga. Ma nella sua veste editoriale francese voglio ricordarle i 15 numeri usciti per Special Swing, una collana che ospitava anche altre storie, tra cui Les Anges De L’Ouest, un’avventura disegnata da Renato Polese e tratta da Gli Angeli del West, fumetto ospitato nelle edizioni Paoline de Il Giornalino. Super Swing, invece, è un’altra serie a periodicità irregolare, di 63 numeri, pubblicata negli anni Ottanta che, oltre a riproporre le sue più celebri gesta, ha avuto anche molte copertine inedite realizzate dal Maestro Giovanni Sinchetto.  

Curiosando tra le traduzioni delle sue storie mi sono accorto che il numero 4, una delle sue più celebri avventure, l’epica Il Corsaro, in Francia è stata tradotta come Le Grand Cacique. E non so se ricorda l’albo intitolato L’Incubo del Boia, che in Francia è diventato Magie Noire? Semplicemente stupenda, caro Comandante, una delle sue storie che di più mi hanno colpito da bambino. Queste storie, glielo voglio confessare, le rileggo spesso con immutato piacere. 

Infine, colgo l’occasione per rinnovarle i miei auguri e ribadirle ancora una volta quanto sia stato bello essere un suo lettore, sperando che questa piacevole ricorrenza sia foriera di novità editoriali per quanto le riguarda. Un pensiero va anche ai suoi biografi, i torinesi Giovanni Sinchetto, Pietro Sartoris e Dario Guzzon perché è anche grazie a loro che oggi stiamo celebrando questa ricorrenza. Vorrei intonarle l’inno dei Lupi dell’Ontario ma è preferibile mantenere un atteggiamento più distaccato e formale, ma non per questo meno emozionato. Insomma, dopo cinquant’anni noi lettori siamo ancora qua e speriamo di ritrovarci tutti insieme a una prossima ricorrenza.  

Auguri Comandante!