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Documentazione

Redazione [29/05/2015]

La vera "fonte" di Vigilantes

Qualche anno fa, in occasione di un articolo sullo “swipe” texiano redatto sulle pagine di questo sito, proprio noi avevamo dato una fonte alla copertina di Tex “Vigilantes” (n. 63), indicando in un dipinto di una locandina cinematografica italiana, che pubblicizzava il film “Winchester 73”, la copiatura della nota cover di Galep.

Lo “swipe” sembrava essere inconfutabile, tanto che quella stessa matrice era stata usata come curiosità grafica alla mostra “La Leggenda di Tex", tenutasi questo inverno a Milano a cura dell’associazione Wow Spazio Fumetto dal 4 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015, e che ha celebrato con magnificenza l’arte di Aurelio Galleppini.

Ebbene, quella fonte (ormai famosa), che ritrae James Stewart, il protagonista del film di Anthony Mann, in un primissimo piano frontale, non è quella giusta… anche se fortemente accostabile a “Vigilantes”.

Quella giusta è l’immagine di sinistra nella foto pubblicata in questo articolo, che troviamo di fianco alla cover di Galep. Si tratta della copertina di un numero del Magazine americano “Man’s”, pubblicato nel febbraio del 1965 e di cui è autore Mel Crair, lo stesso che ispirerà Galleppini su un’altra mitica copertina di Tex: “L’implacabile”, 1969.

Il confronto grafico tra la vera fonte di Vigilantes (© Man’s Magazine, 1964) e la cover di Galleppini è impietoso, inutile negarlo. Perfetto ad ogni modo l’adattamento reso da Galep al suo Tex: la gestione dei bellissimi chiaroscuri eseguiti al tratto, che sostituiscono a meraviglia le pennellate pittoriche di Crair, sono quanto di meglio si poteva fare.

Mel Crair (1927-2007) è un artista di fama che negli anni cinquanta produsse numerose cover ed illustrazioni per Pulp Magazine quali Exciting Western, Giant Western, Texas Western, Thrilling Western etc… Tra gli anni ’60 e gli anni ’70 fu tra gli illustratori di Man’s, Men and Blue e Blue Book. Divenne un importante artista di copertina nell’industria del libro tascabile (paperback). Lavorò infatti per Pyramid, Berkeley, Pocket Book, Bantam e Dell Paperbacks. Ha anche lavorato come illustratore per riviste patinate, come Popular Science e la rivista Newsweek.

Negli anni 1960 e 1970 ha dipinto illustrazioni interne di storie in bianco e nero per riviste d’avventura destinate a uomini, come Man Magazine, Man’s appunto e Blue Book Magazine. Dipinse anche locandine dei film di Hollywood per la MGM.

Muore il 16 agosto del 2007, il giorno prima del suo ottantaquattresimo compleanno.

In occasione dell’analisi sulla cover “Vigilantes”, vogliamo svelare che anche altre copertine di Tex, note nella rete per aver già visto pubblicate fonti indicative, sia da noi che da altri siti specialistici (vedi La rete si chiude, Guerriglia, Il sicario etc), in realtà hanno una fonte ben più precisa che non è quella divulgata in rete. Ne renderemo conto su queste pagine in futuro… col susseguirsi degli articoli sullo swipe texiano.