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Francesco Bosco [09/09/2009]
Quella del Tex michelangiolesco di Fusco è una definizione coniata da Virgilio Muzzi durante un’ intervista fatta dal sottoscritto all’autore di Codogno. Ed in effetti in alcune pose il personaggio di Fernando Fusco ricorda l’artista rinascimentale. Magari quello “fumettaro” della Cappella Sistina.
Fusco è uno di quegli autori che lascia immaginare oltre i bordi della vignetta! Gradevolissimo da leggere, è stato il primo autore di vera rottura grafica del personaggio con l’albo L’idolo di smeraldo, una storia dove Tex è raffigurato come un’aitante giovane di belle speranze, sempre sorridente.
Prolifico come pochi, Fernando Fusco è stato, tra i disegnatori di Tex, uno dei più amati… soprattutto dalle nuove generazioni, con il suo tratto fresco e carico di intensità. Purtroppo pare debba lasciare a breve Tex: dall’alto dei suoi 80anni, ha deciso di ritirarsi con un ancora pennello esplosivo tra le mani. Giusto o sbagliato, non sta a noi deciderlo: aprire la vecchia diatriba se sia opportuno mollare quando si è ancora ad ottimi livelli o andare fino al fondo della pista come fecero Letteri e Galep non è proprio il caso
Fernando Fusco è nato a Ventimiglia nell’Agosto del 1929 oggi vive a San Giustino. Il suo esordio nel fumetto risale al 1948 (proprio l’anno della nascita di Tex). Pubblica per il "Vittorioso" dopo di che si trasferisce in Francia (1955) dove realizza tavole per numerosi personaggi. Presta la sua opera anche per editori inglesi realizzando storie sentimentali.
Dal 1970 in Italia disegna per il settimanale "Intrepido" e per l’editrice Universo per la quale crea, assieme a Luigi Grecchi, "Lone Wolf", una sorta di giustiziere dal passato misterioso. Quattro anni dopo entrerà a far parte della scuderia Bonelli disegnando un episodio nel quale Tex è rappresentato come un baldo giovanotto sempre sorridente. Col tempo Fusco assesterà il suo segno rendendo al ranger una caratterizzazione più efficace. A meta degli anni ’90 Fusco ha disegnato fino a 20/25 tavole al mese, ma in emergenza è arrivato a produrne circa 30. Ecco quando si parla di disegnatori sarebbe giusto abbinare al giudizio anche la prolificità: Fusco è stato ancor più bravo per questo motivo.