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La leggenda

Mauro Scremin [28/03/2009]

TERRORE SUL RIO SONORA

Pronti a tutto

Scorribanda in Messico per Tex e Carson, di quelle che lasciano il segno. Una storia che brilla per l’eccezionale dinamismo e il ritmo incalzante e impetuoso dell’azione, con i due pards che calano sulla Sonora come due angeli distruttori che travolgono qualsiasi ostacolo si frapponga alla loro avanzata. Tentare di fermarli significa la morte certa. Ne sanno qualcosa i desperados di Taco e Murieta, abbattuti senza pietà lungo la strada per Hermosillo: una scia di cadaveri che si allunga fino a Tiburon nelle cui acque, infestate dai pescecani, si consuma il dramma, dove la violenza raggiunge l’acme in particolare quando i nostri affrontano a mani nude i Tonkawas di El Rey mettendoli fuori combattimento in una lotta senza esclusione di colpi. E non ci sono spie che non vengano stanate e ufficiali corrotti che non vengano castigati. Alla notizia dell’arrivo in Messico dei due Rangers lo stesso Juan alias El Rey, sugli spalti della sua poderosa fortezza, viene preso da un’inquietante sensazione di minaccia incombente, come se presentisse la drammatica fine che lo attende. “Alle volte – riflette – basta un granello di sabbia per rovinare un meccanismo perfetto”. Soprattutto se questo granello si chiama Tex!
Del resto il nostro eroe non è nuovo a questo genere di imprese oltre confine. In una delle sue primissime avventure (vedi “La mano rossa”) affronta e sgomina la banda di El Diablo nel suo covo sulla sierra messicana e sappiamo con quale furia devastatrice. In queste terre, tra desperados e guerriglieri, con il suo perfetto accento messicano, Tex si è sempre trovato a suo agio, il suo istinto di guastatore e di infiltrato vi si esprime ai massimi livelli. E’ proprio in queste missioni al di là del Rio Bravo, sia agendo per conto dei servizi segreti sia per fare qualche favore all’esercito, che il nostro impara a svolgere il cosiddetto lavoro sporco.
Quindi, nel nostro caso, perché non fare un favore ad un generale se in questo modo si presenta l’occasione di menare le mani? E con El Rey Tex è più mastino che mai, un predatore che non conosce soste e che mantiene sempre l’iniziativa anticipando le mosse dell’avversario. Carson si lamenta disperato con l’Alcalde di Hermosillo che “quando si è in compagnia di uno scatenato come Tex Willer, le parole ‘dormire’ e ‘riposare’ diventano prive di significato”. Tex è fatto così. “Conoscendo il vostro carattere avventuroso – confessa all’inizio ai due pards il colonnello Mac Brady – ero certo che non avreste rifiutato quest’incarico”. Comunque la missione è altamente rischiosa e Carson, di fronte ai primi ostacoli, paventa il pericolo di giocare “una partita già perduta a metà”. E chi mai sarà questo Alcalde di Hermosillo che ha tanto bisogno dell’aiuto dei Rangers? Sarebbe una triste ironia, riflette Carson, correre tanti rischi per uno che potrebbe rivelarsi “un perfetto esemplare di idiota”. “Che te ne importa?”, ribatte Tex. L’importante è compiere la missione, costi quello che costi…

(“Duello all’alba” e “El Rey”, nn. 59-60)