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La redazione [10/06/2019]

Aumento delle testate SBE

Da giugno 2019 si assisterà all’aumento dei prezzi delle testate della Bonelli.

Ecco alcuni esempi: Tex passerà da 3,50 a 3,90 euro, Tex Classic da 2,90 a 3,20 euro, Tutto Tex da 3,50 a 3,90 euro, Tex Nuova Ristampa da 3,50 a 3,90 euro, Julia da 4,00 a 4,50 euro. I Magazine subiranno un aumento da 6,90 a 7,50 euro. Sono escluse dal ritocco pubblicazioni come Maxi, Tex Willer, Storia del West, Le Storie ed altre testate

Naturalmente questo ha scatenato un can can di polemiche tra chi ritiene che gli aumenti siano del tutto ingiustificati, ob torto collo, e chi invece non vede nulla di strano nell’aumento in nome del fatto che i fumetti in Italia costano meno che in altri paesi della comunità europea. Schierarsi da una parte o dall’altra non ha senso, crediamo intanto che l’aumento di un qualsiasi genere, che siano fumetti o meno, non faccia piacere a nessuno, e che le considerazioni debbano essere estrapolate dal contesto generale. Esistono infatti lettori che acquistano tutte le testate della Bonelli e lettori che ne acquistano solo una o due. Esistono lettori che se lo possono permettere dal punto di vista finanziario e lettori che hanno più di un problema. Va da se che chi fa sacrifici per seguire i personaggi del cuore, l’aumento viene vissuto come una mazzata e dunque inevitabilmente costretto a mollare “qualcosa”, ma esiste anche una tipologia di lettore che, nonostante possa permettersi di “reggere l’urto”, non esita a rivendicare ad alta voce (e spesso a male parole) un diritto che non ha modo di esistere e cioè il blocco dei prezzi ad oltranza!

Di solito per le tasse statali si dice: “le paghiamo e vogliamo i servizi!”. Giusto. Beh, crediamo che alla SBE si possa contestare tutto, compresa una linea politico/editoriale non sempre condivisibile, ma non certo quella di mancare nel suo impegno di produrre fumetti di una certa qualità. 

Del tutto fuori luogo la solita e ripetitiva comparazione con la Francia e altre nazioni europee, non costringeteci a  tirare in ballo benzina, pedaggi autostradali, sistemi pensionistici e sanità