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Francesco Bosco [21/09/2018]

Giulia Francesca Massaglia

Una decina di anni fa mi capitò di vedere un bellissimo libro-catalogo a bassissima tiratura tutto dedicato a Luca Vannini e curato dal mio amico Vincenzo. Rimasi subito impressionato da quell’illustratore che aveva nel colore il suo punto di forza e disponeva oltretutto un talento per il disegno non comune e quando Vincenzo mi accennò al fatto che aveva in casa qualche sua opera, gli dissi subito che me ne sarei andato portandomene via una. Così scelsi quella che ad oggi rimane, secondo me, la più bella opera dipinta da Vannini: Tex e i suoi pards che stagliati su un tramonto incendiato attraversano un fiume. Un quadro a tempera in formato orizzontale di considerevoli dimensioni, già incorniciato e dunque solo da appendere al muro. Naturalmente mi portai a casa anche il catalogo e iniziai a pubblicare qualche illustrazione sui vari siti internet. Il successo fu immediato… ma, diavolacci, nessuno conosceva Luca Vannini, il “texiano”.

Pubblicai anche molto suo materiale dedicato a Julia (personaggio che disegnava per la Bonelli Editore) ed altri personaggi. Molto apprezzato anche in quel versante.

Non mi dilungo troppo, ma vedevo Vannini così tanto a suo agio con Tex che decisi di buttar lì qualche commentino, affinché alla Bonelli si accorgessero della potenza narrativa dell’autore. Beh, passò molto tempo (risparmio alcuni delicati retroscena) ma alla fine Luca Vannini Tex lo ha fatto e lo sta ancora facendo, anche se si dice con lentezza.

Non so quanti anni passeranno stavolta, ma la stoffa, pur essendo giovanissima, c’è l’ha eccome: lei è Giulia Francesca Massaglia che, la sparo subito grossa, andrebbe provata su un cartonato di Tex. Ho visto solo qualche prova ma mi è bastata per capire che il personaggio ce lo ha già nelle mani e soprattutto nella testa. Anzi, vorrei addirittura spingermi a dire che con una bella sceneggiatura in stile esotico la brava Massaglia non fallirebbe: magari con un “en plein air” invaso dai Diableri.

Non chiedetemi perché e nemmeno se il suo segno ricorda quello di qualche autore famoso, non mi interessa e in genere non mi piace ricondurre un artista ad un altro. Bravissima coi cavalli, con gli spazi aperti e, a quanto ho visto, anche con la messa a punto della sua caratterizzazione del personaggio, l’unica incognita rimarrebbe quella del taglio delle vignette che nei cartonati è richiesto “alla francese” e che dunque necessita di un notevole lavoro a livello creativo e organizzativo. Anche qui non so perché, la Massaglia mi dà l’impressione di una disegnatrice completa, sufficientemente visionaria, così buonanotte anche al problema del taglio “alla francese”.

Il mio vero ed unico dubbio verte sul colore, dal momento che il suo tratto è così lontano dalla sintesi, dall’impressionismo, dall’abbozzo, anzi così assolutamente ricco e narrativo che si potrebbe creare qualche problema. A vedere il disegno che accompagna questo breve articolo, vien subito da pensare al prode Matteo Vattani di fronte a quel campo fiorito nel quale affondano le zampe dei cavalli: una bella grana, se mai dovesse affrontare situazioni del genere! Ma si sa, i cartonati di Tex sono frutto di una collaborazione stretta tra il soggettista, il disegnatore e il colorista… e la nostra Giulia Francesca Massaglia saprebbe superare anche questo ostacolo.

Ma chi ti dà tutte queste convinzioni, Francesco? Nessuno, sempre campato di sensazioni… Nel 2011 mi capitò di averne su Giuseppe Prisco, e lo scrissi. Ed ora Prisco disegna Tex e, secondo me, bene.

In ogni caso brava Francesca.