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Documentazione

La redazione [04/10/2017]

FUMETTO O ALTRO?

200.000 mila persone visiteranno da domani Romics 2017, eppure anche quest’anno non si hanno notizie di stand Bonelli al padiglione dei fumetti. La cosa succede da almeno tre anni e francamente non se ne capiscono i motivi: la rassegna è fatta su misura per la casa editrice milanese, visto il materiale librario e “gadgettistico” proposto dalla SBE da un paio d’anni a questa parte, sotto la direzione di Airoldi.

Non crediamo sia un problema di costi, che peraltro riteniamo facilmente ammortizzabili, quanto di gestione e organizzazione di una trasferta considerata probabilmente troppo impegnativa. Peccato, quale occasione migliore di Romics per sponsorizzare le ultime iniziative e spingere con tutto il merchandising?

Si apre giovedì 5 ottobre alle ore 10.00 e si chiude domenica 8 alle 19.00. I prezzi dei biglietti di ingresso, ci si può scommettere sopra qualsiasi cosa, saranno in aumento come è stato per tutte le ultime edizioni della kermesse: solo pochi anni fa si pagava 6 euro il giovedì e il venerdì e 8 euro il sabato e la domenica. Non ci meraviglieremmo se quest’anno si arrivasse a 9-10 euro per i primi due giorni e naturalmente 10-12 euro per il weekend. Se così fosse, salutiamo la fiera, che tanto di fumetto “vecchio stile” non sa che farsene. E loro, c’è da scommettere anche qui, saluteranno noi, che tanto dei vecchi appassionati non sanno che farsene: hanno i loro bravi polli da spennare.

Insomma, se una famiglia desiderasse passare una domenica a Romics, dovrebbe sborsare un minimo di 40 euro in biglietteria, un tot al parcheggio (una volta 5 euro, ora non sappiamo) e siccome al padiglione non ci si arriva con l’aria, mettici anche un po’ di benzina. Non parliamo di spese per mangiare qualcosina in loco; un panino, un caffettino, un gelato ed ecco il centozzo volar via sommessamente dal nostro portafogli. 

Fumetti? Manco a parlarne. Almeno per quel che riguarda il settore vintage, ormai ridotto ad un paio di eroici amici, i quali, se non avessero anche qualche banco Manga parallelo, potrebbero tranquillamente chiudere bottega. Sappiamo di persone che hanno preferito mollare - pur vendendo manga - a causa dei prezzi assolutamente esosi, per non dire proibitivi, per l’affitto dei banchi, i costi per i parcheggi, l’organizzazione etc etc…

Questa è la realtà “Romics”, uno spettacolare guazzabuglio senza nessun significato… e laddove in passato sono state presentate iniziative, ci sarebbe da discutere sulla valenza di alcuni prestigiosi intervenuti.

Beh, alla fine se volete visitare una fiera del fumetto, lasciate stare Romics. Non che il Manga non sia fumetto, ma una rassegna con così alti introiti (almeno quelli da biglietto: 200000 visitatori, fate voi i conti) che non fa nulla per promuovere davvero la storia del comics italiano, se non salvando capre e cavoli con qualche retrospettiva su qualche autore o qualche personaggio, che ruolo ha? Pagate 10 euro e non lo saprete mai.