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Documentazione

Francesco Bosco [04/12/2012]

LA PASSIONE PER IL CARTACEO

A proposito del numero 3 di “Texiani in libera uscita”, ho ricevuto molte sollecitazioni sul fatto di considerare seriamente una stampa in cartaceo del circolare di B&S. E sarebbe la soluzione migliore, visto che anche a Reggio Fiera ne ho avuto ulteriore conferma.
Lo spirito della pubblicazione è però quello di una circolare strutturata, scritta e impaginata per l’ online e dunque credo che andremo avanti così. Del resto sono certo che tra un lavoro fatto per il web ed uno che debba trovare ospitalità nel cartaceo ci siano differenze notevoli e personalmente non sono disposto a cambiare una virgola di tutto il lavoro fatto finora. A che pro, poi? Forse per il piacere di far leggere i nostri articoli comodi in poltrona? O forse per il piacere di far vedere il librino bello esposto in libreria?
No, andremo avanti così e se mai ci dovesse essere una pubblicazione vera e propria, come mi è stata proposta da un paio di editori a Reggio, chiederò prima agli amici de di “Texiani in Libera Uscita” se sono d’accordo… e se si, io chiederò poi loro di cambiare registro di scrittura. Perché nel “malaugurato caso” bisogna cambiare registro.
Senza mancare di rispetto verso alcuno dei collaboratori della rivista, non credo che a me a all’amico Mauro Scremin importi molto sapere se si sta scrivendo col pensiero rivolto al magazine prossimo alle stampe o chissà per cosa: l’unica certezza che ho è che quando trovi un editore i tuoi pezzi possono essere rimestati con mille scuse e per mille ragioni. Faccio un esempio: una settimana fa ho terminato di scrivere un libro/documento su Tex grosso come una casa, da pubblicare in internet, e che è costato a me e allo stesso Mauro, mesi e mesi di duro lavoro (anche fisico). Mesi e mesi si legga 10-11 non 2-3. Ebbene, una volta portato a Reggio il malloppo solo per il piacere di farlo vedere in anteprima a qualche amico, ho scoperto che gli editori li presenti erano tutti indistintamente interessati a sponsorizzarne una pubblicazione. Parlando con due di loro, tra ieri e stamattina, non sono rimasto sorpreso nel sentirmi dire che la stesura dei testi andava cambiata e che la presentazione del materiale iconografico doveva assumere un altro “tono”. Ma è giusto che l’editore dica la sua: è lui che mette i soldi e come dicevo puo’ farti cambiare registro… però se mi convinco a fare un passo del genere è solo perché non vi è stato uno che uno che mi abbia detto che un lavoro come quello non merita una pubblicazione cartacea.
Ora, va bene che gli amici che frequento io sono quasi tutti “antiquaristi”, “ vintagisti”, “ante-infra dopoguerristi” che forse hanno una idiosincrasia per la lettura dei libri online, e quindi fanno il tifo per il malloppone stampato, ma capisco da me che "la storia di Tex” non va relegata nelle pagine di un blog  o nei link di un sito, specie quando si tratta di materiale mai pubblicato e, scusate, di così grande rilevanza
“antiquaristi”, “ vintagisti”, “ante-infra dopoguerristi”… Reggio Emilia Fiera è una bella gabbia di matti. Reggio proprio Reggio, non altre. Ed è un vero peccato che la crisi del fumetto d’antiquariato si faccia sentire su quella che è considerata la mostra mercato più importante del settore. Vedete, a Reggio si puo’ incontrare il grande antiquario accompagnato dal disegnatore di Tex o della Storia del West o di Zagor fino al vecchietto che vende la sua busta piena di vecchi fumetti… ci puoi beccare i capannelli che discutono del loro eroe o gli autori con i quali avresti voluto da sempre scambiare due chiacchiere. Noi abbiamo incontrato per caso Claudio Nizzi e non per caso siamo stati con lui quasi due ore a chiacchierare. (E dov’erano gli altri? quelli del web? in due ore ne avessimo visto uno: abitano tutti a 650 km da Reggio Emilia oppure è troppo comodo starsene davanti al pc a scrivere di Tex?)
Anche lui, Nizzi, è per il cartaceo, l’online non lo sopporta proprio… specie forum e blog