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La leggenda

Mauro Scremin [14/03/2009]

IL SALTO DEL DIAVOLO

Il vedovo

"Dannazione! Mi sono cacciato in una via senza uscita". Parole profetiche. L’episodio è “Il salto del diavolo”. Di lì a poco Tex si ritroverà maritato a Lilith in men che non si dica. E pensare che nell’avventura precedente il nostro eroe ha rischiato di avere la prima vera relazione sentimentale con l’avvenente Lupe Velasco, la coraggiosa ragazza che alla fine Tex pianta in asso andandosene di soppiatto nel cuore della notte e lasciando solamente una lettera d’addio, per di più indirizzata a Montales. Insomma, niente addii lacrimevoli, niente coinvolgimenti sentimentali. Del resto le donne hanno sempre subito il suo fascino, in particolare nelle prime storie, dove la violenza si accompagna al velato erotismo del disegno e dove il gentil sesso prende spesso l’iniziativa (e bastano qui gli esempi di Marie Gold e di Lupe Velasco che impugnano le armi per difenderlo). Ma a volte anche le donne riescono ad ammaliare il nostro ranger. Come dimenticare il fascino fatale di Cora Gray che tanto poteva costare a Tex? Un fascino al quale neppure lui seppe sottrarsi al punto da rivolgerle un complimento che è quasi una dichiarazione: "Credo che in tutto il West non riuscireste a trovare un uomo capace di resistere a un vostro invito".
Con Lilith le cose cambiano. Sposando Tex la figlia di Freccia Rossa irrompe nella saga liquidando una volta per tutte la questione femminile. La natura della loro unione merita quindi una riflessione. Il problema, se così si può definire, consiste nel fatto che i due non sono innamorati: "Non mi sposi certo per amore", le dice Tex nella tenda. Del resto, pur di salvarsi la vita lui è disposto a sposare una donna che non ama. E’ ancora legato al palo della tortura quando pronuncia la fatidica frase: "Il viso pallido accetta". Da parte sua Lilith non ha mai conosciuto uomo: "La parola amore suona come il canto di un pettirosso alle orecchie di Lilith, ma essa non l’ha mai intesa dire da labbra di uomo", confessando in questo modo di essere illibata. In più ha ricevuto un’educazione cattolica dalle "sorelle bianche di Alamosa". Quando Tex parte per Durango lei lo saluta con le parole: “Dio ti protegga”. Insomma, è un’indiana civilizzata che decide improvvisamente di sposare un uomo che non ha mai visto prima, di cui sente pronunciare il nome solamente un istante prima di mescolare il suo sangue a quello di lui. Eppure la sua non sembra una decisione avventata, fa parte di una strategia, un piano politicamente studiato: la sua unione con un viso pallido doveva in qualche modo contribuire a ripristinare i buoni rapporti tra i bianchi e i Navajos allontanando il pericolo di una guerra di sterminio, a sancire una sorta di equilibrio tra le razze in lotta, a ristabilire la giustizia e la pace. Il piano di Lilith era lungimirante… e darà i suoi frutti.
Sulle prime Tex ammette di essere rimasto un po’ perplesso dalla situazione creatasi. In un memorabile dialogo con Carson, il nostro eroe, in vena di confidenze, si confessa con l’amico dichiarando senza mezzi termini che c’era poco da scegliere: "Avevo già il cerchio della morte tracciato sul petto, e ho pensato che al governo sarebbe stato più utile un ranger sposato, ma vivo, che uno scapolo morto". Ma poi, per non apparire troppo cinico, aggiunge che Lilith è una ragazza bella, buona e coraggiosa e che è contento di averla sposata. Tex è un uomo d’onore e un solenne impegno come questo va onorato fino in fondo: pertanto guai a chi tocca sua moglie. Ma purtroppo qui, essendo ottimisti, non si va oltre ad un sentimento di affetto e di gratitudine verso colei che gli ha salvato la vita. E non è dato sapere di più. Sull’evoluzione del loro rapporto si può ricavare qualche informazione dalla storia successiva (La banda dei Dalton) nella quale, poco più di un anno dopo, ritroviamo un Tex amareggiato che fa il vagabondo assieme al taciturno Tiger Jack, quasi desiderasse estraniarsi dal mondo civile ed essere lasciato in pace. "Sto diventando un po’ selvatico”, confessa al detective Bill Smith, “e mi trovo a mio agio solo quando cavalco libero e solo lontano dalle città". E’ rimasto vedovo in circostanze drammatiche e cresce in lui la convinzione di essere un emarginato, uno spostato. Di riflesso si può intuire che tra i due qualcosa è pur sempre sbocciato ma che non è mai stato dichiarato a livello narrativo all’interno delle storie di questo periodo. Di lei comunque non si sa più niente, Tex ne fa solo un breve accenno a Carson: "Molte cose sono accadute in quest’anno, Kit. Sai di Lilith, vero?". E subito dopo cambia discorso.  Verrà rivelato qualcos’altro più avanti all’inizio dell’avventura intitolata “L’orma della paura”. Ma Lilith riapparirà di nuovo dopo quasi cento numeri quando Tex rievocherà le drammatiche vicissitudini che l’hanno condotta alla morte. Con il passare del tempo, invece, lui otterrà notevoli vantaggi dal suo matrimonio acquisendo prestigio e potere non comuni sia presso i pellerossa che presso i bianchi: capo dei Navajos, agente governativo della riserva, membro della fratellanza degli stregoni, ranger del Texas… E di lei che cosa rimarrà? Una tomba ignuda, un’eco lontana che svanisce nel vento: "Addio, mio uomo".

("Il patto di sangue" e "Due contro cento", nn. 7-8)